All’interno delle società europee, ai migranti vengono spesso attribuite identità preconfezionate prodotte all’incrocio dei discorsi pubblici, dei media mainstream e dall'immaginario comune. Tali identità sono semplificazioni basate su preconcetti e pregiudizi che non tengono in considerazione la complessità e varietà dei percorsi esistenziali e migratori delle persone e l’aspetto fluido e creativo proprio di ogni relazione inter-soggettiva.
Il progetto Le valigie digitali mira a mettere in discussione tali identità attribuite dall'esterno al fine di ricostruire, attraverso vari linguaggi artistici e in modo partecipativo, identità complesse, multiple e mutevoli in cui i soggetti stessi si possano riconoscere e attraverso cui possano raccontarsi.
Il processo avverrà basandosi sul bagaglio esperienziale, materiale e immateriale dei migranti. Esso lavorerà quindi con ciò che abbiamo voluto definire “valigie digitali”, ovvero le sim del telefono che sono spesso l'unico oggetto che i migranti portano con sé durante il viaggio che li ha condotti dal loro Paese fino a qui. Queste sim e il loro contenuto sono la materia principale attraverso cui i migranti ricordano il proprio percorso, costruiscono le proprie aspettative e gestiscono il proprio vissuto quotidiano.
Il Progetto attingerà dunque alle valigie digitali di richiedenti asilo e rifugiati che vi prenderanno parte al fine di sviluppare in modo collaborativo una nuova prospettiva sulle loro storie attraverso il lavoro artistico.
Il progetto Le valigie digitali mira a mettere in discussione tali identità attribuite dall'esterno al fine di ricostruire, attraverso vari linguaggi artistici e in modo partecipativo, identità complesse, multiple e mutevoli in cui i soggetti stessi si possano riconoscere e attraverso cui possano raccontarsi.
Il processo avverrà basandosi sul bagaglio esperienziale, materiale e immateriale dei migranti. Esso lavorerà quindi con ciò che abbiamo voluto definire “valigie digitali”, ovvero le sim del telefono che sono spesso l'unico oggetto che i migranti portano con sé durante il viaggio che li ha condotti dal loro Paese fino a qui. Queste sim e il loro contenuto sono la materia principale attraverso cui i migranti ricordano il proprio percorso, costruiscono le proprie aspettative e gestiscono il proprio vissuto quotidiano.
Il Progetto attingerà dunque alle valigie digitali di richiedenti asilo e rifugiati che vi prenderanno parte al fine di sviluppare in modo collaborativo una nuova prospettiva sulle loro storie attraverso il lavoro artistico.